Le World Series dei sogni: Yankees-Dodgers

Le due squadre più titolate d’America hanno sbaragliato la concorrenza e da venerdì daranno vita a una sfida fantastica

foto www.mlb.com

Che finale ragazzi… Per la prima volta dal 1981 tornano protagoniste delle World Series le due “nobili” della Mlb, le squadre più titolate e amate degli States, i New York Yankees e i Los Angeles Dodgers. Un verdetto ineccepibile: le due squadre che partivano con la testa di serie numero uno di American e National League, per una volta hanno tenuto fede ai pronostici.

Le sorprese, parliamo dell’American, si erano esaurite con le wild card, dove Detroit e Kansas City sono andate a vincere 2-0 in casa di Houston e Baltimora, per poi arrendersi però a Yankees e Guardians. Senza storia la finale, con New York nettamente superiore nel box e Cleveland a pagare cara la flessione improvvisa del suo pitcher migliore, Emmanuel Clase, closer da 47 salvezze e 0.61 di pgl in stagione ma toccato durissimo nelle partite chiave della serie.

Sorpresine, fino a un certo punto, anche nella National, dove i Mets hanno allungato la striscia nera di Milwaukee nei play-off, e i Padres si sono sbarazzati di Atlanta. Ma se New York è riuscita a completare l’opera battendo anche la favoritissima Philadelphia, San Diego ha avuto due opportunità per eliminare i Dodgers, ma le ha fallite entrambe. E sventato il pericolo, Los Angeles ha infierito sui pitcher metropolitani, segnando 9, 8, 10 e 10 punti nelle quattro vittorie, pur con un Freeman nemmeno a mezzo servizio.

E adesso? Serie apertissima. Le due rivali si assomigliano tantissimo e quindi si equivalgono sia sul monte di lancio che per la potenza di fuoco nel box, e il fattore campo a favore dei Dodgers non sposta sicuramente gli equilibri. Di sicuro gli Yankees, a secco dal 2009, saranno iper motivati, ma non troveranno certo il tappeto rosso. Insomma, mai come questa volta siamo di fronte al più classico dei “50 e 50”. Si parte venerdì, tutti pronti con divano e popcorn: comunque vada, sarà un divertimento.

Informazioni su Andrea Perari 170 Articoli
Andrea Perari, 57 anni, è nato a Perugia ma vive a Rimini dal 1977. Sposato con Nicoletta e papà di Filippo, lavora come vice-capo servizio della redazione sportiva del "Corriere Romagna". Ha collaborato anche con "Superbasket", come corrispondente riminese per partite e interviste. La sua carriera nasce però dal batti e corri. Nel 1986, infatti, fresco di maturità scientifica, si occupa della pagina settimanale de "Il Fo" sull'allora Trevi Rimini. Nello stesso anno comincia l'avventura radiofonica, la sua vera passione, con trasmissioni settimanali sul baseball e soprattutto con le radiocronache delle partite interne ed esterne. Nel 1987 sbarca in Romagna la "Gazzetta di Rimini" e da collaboratore esterno per il baseball, Andrea finisce per essere assunto nel 1990 e diventare giornalista professionista nel maggio del 1992. Da allora ha sempre seguito in prima persona il baseball romagnolo per la Gazzetta (fino al fallimento del '93) e per il "Corriere di Rimini" dal 1993 ad oggi. Ha collaborato con "Tutto Baseball", "Baseball International", "Baseball & Softball", "Radio San Marino", "Radio Rimini" e nel 1999 con "Radio Icaro", riportando dopo tanti anni, con l'inseparabile collega e amico Carlo Ravegnani, le dirette radio dei Pirati in occasione della finali scudetto giocate a Nettuno dalla Semenzato. Super (a dir poco) appassionato di baseball americano, ama trascorrere le vacanze negli States o in Canada e ha già all'attivo una ventina di partite viste dal vivo a Toronto, Montreal, New York, Boston, Miami, Tampa Bay, Chicago, Los Angeles, San Diego, San Francisco e Oakland. Ha partecipato per anni al Fantasy Baseball della Cdm con ottimi risultati e...dollari guadagnati, e tra i sogni nel cassetto c'è quello di commentare su tv locali o nazionali le partite delle Major League.

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