D come determinazione. D come denaro. D come dettagli. D come Dodgers. E’ Los Angeles la regina Mlb 2024. La franchigia biancazzurra conquista l’ottavo titolo della sua storia, battendo 4-1 gli Yankees nelle World Series. Una serie avvincente ma inaspettatamente a senso unico e con un protagonista assoluto, Freddie Freeman, nominato inevitabilmente Mvp: homer in gara1, gara2, gara3 e gara4, e valida chiave a basi piene in gara5.
Determinazione. Sotto 1-2 con San Diego, i Dodgers hanno saputo ribaltare la serie di semifinale a un passo dal baratro. Sotto 3-2 al 10° di gara1, ecco un’altra remuntada, che si rivelerà la chiave vincente. Sotto 0-5 e poi 5-6 in gara5, ennesima rimonta per il trionfo.
Denaro. Certo, come non sottolineare i contratti milionari del duo giapponese Ohtani-Yamamoto, decisivi per tutta la stagione, così come Teoscar Hernandez. Non è sempre così (per fortuna), ma stavolta la potenza economica è stato sicuramente un fattore determinante per la costruzuine del titolo.
Dettagli. Quelli che fanno la differenza e che hanno punito gli Yankees. In gara1, un rilancio impreciso di Soto che permette a Ohtani di avanzare in terza e segnare il pareggio su volata di Betts. E poi la sostituzione di Torres per un pinch runner, con relativo “errore” del sostituto Cabrera proprio al 10° che dà il via al ribaltone, realizzato con il grande slam di Freeman al primo lancio dopo la base intenzionale a Betts. In gara5, quando sul 5-0 al 5° con partita in pieno controllo arrivano tre pasticci difensivi consecutivi, il mancato out al volo di Judge, il lancio impreciso di Volpe e la mancata copertura in prima di Cole, puntualmente puniti con i cinque punti del pareggio, apripista del sorpasso finale.
Dodgers. E’ stato il loro anno. Regular season chiusa con 98 vittorie e 64 sconfitte. Nessuno ha fatto meglio. Play-off da protagonisti, un mix di carattere e potenza, nonostante tanti infortuni che hanno limitato big come Freeman (sì, proprio lui) e Ohtani, ma non solo. E poi un monte di lancio impeccabile, con partenti affidabili e vincenti, e rilievi che hanno stradominato il confronto con quelli rivali. Già, gli Yankees. Troppo legati ai fuoricampo dei bomber, mai in grado di dare l’impressione di poter vincere queste World Series, imprecisi in difesa e inefficaci con gli uomini in posizione punto (4/27, cioè .148, nelle quattro partite perse).
Insomma, titolo meritatissimo e arrivederci al 2025.
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