La notizia è circolata più in Italia, dove grazie ai social aveva un seguito abbastanza consistente di persone che si ricordano ancora di lui, piuttosto che negli States dove un po’ era finito nel dimenticatoio. E’ morto il 29 dicembre 2024, all’età di 75 anni, Leonard Shenoff Randle, meglio conosciuto come Lenny Randle.
Nativo di Long Beach, in California, ha giocato oltre un decennio in Major League. Washington Senators prima e Texas Rangers poi, quindi le due squadre di New York, i Chicago Cubs e infine i Seattle Mariners.
In Italia Lenny Randle arrivò nel 1983, all’allora Polenghi Lombardo Nettuno, dove rimase per due stagioni e dove si costruì la fama di giocatore spettacolo e autentico mattatore per l’appassionato pubblico degli anni ’80. Tornato negli States per un anno, lo si rivide in Italia ancora. Nel 1986 alla Biemme Bologna e poi con qualche apparizione (in tutto 18) l’anno successivo alla BKV Milano.
Fu il primo ex giocatore di Major League di una cerca caratura ad approdare nel nostro campionato, ed in effetti la differenza la si vide subito. Anzi immediatamente. Polverizzò molti record di battuta, e in totale nel nostro campionato collezionò una strabiliante media di 403. Soprattutto ben 47 fuoricampo su 850 apparizioni nel box. Se a queste ultime ci sottraete 150 tra basi ball, colpiti e sacrifici, capite che in media il 6,7 per cento delle volte che veniva affrontato dai lanciatori avversari Randle la palla la spediva oltre la recinzione. Per essere ancora più chiari, una volta su quindici turni.
Qualche anno fa lo si è rivisto in Italia, un “amarcord” che sembrava carica di gloria e di progetti da portare avanti proprio a Nettuno. Ma di cui poi non se ne ebbe minimamente seguito. Per fortuna, in riva al Tirreno in particolare, i ricordi che si hanno di Lenny sono ben diversi da quella comparsata.
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