“Indispensabile lavorare sulla coesione tra giovani e giocatori esperienza”

Il Godo ha iniziato ufficialmente la preparazione con un programma atletico di battuta e difesa ma anche sui fondamentali. Daniele Fuzzi, manager del Godo, si sofferma su strategie e sviluppo per dare competitività alla squadra

Godo Baseball
Il manager del Godo, Daniele Fuzzi
© Godo Baseball

Daniele Fuzzi, manager del Godo, in questa intervista illustra strategie e obiettivi per una squadra coesa e competitiva in vista del massimo campionato di serie A 2025.

Con il nuovo anno ripartono gli allenamenti. Quali saranno le prime tappe del programma per preparare la squadra alla nuova stagione?

Abbiamo iniziato ieri la preparazione con un programma atletico in funzione della tecnica sia di battuta che di difesa e soprattutto nel primo mese tanti esercizi sui fondamentali, che a mio avviso ad inizio stagione è sempre bene curare molto. Da subito inizieremo ad usare mazza e guanto per prepararci al meglio in vista delle amichevoli di marzo.

Oltre alla preparazione fisica e tecnica, quali iniziative o attività hai pensato per rafforzare la coesione interna della squadra?

Sarà fondamentale trovare il giusto equilibrio tra i ragazzi più giovani, che ormai hanno l’età giusta per essere protagonisti in questo campionato ed i giocatori con tanta esperienza, che hanno ancora la voglia di essere protagonisti sul campo e dare il loro contributo. Cercherò di lavorare tanto sulla coesione di queste due generazioni. È indispensabile che i nostri veterani si mettano a disposizione della nuova guardia, al fine di trasmettere loro la passione, la dedizione e l’attaccamento alla maglia che negli anni ha caratterizzato la nostra squadra.

La Serie A è un campionato competitivo: quali sono le sfide principali che la squadra dovrà affrontare e come intendi approcciarle come manager?

Nelle chiacchierate individuali che ho fatto durante l’off season, a uno a uno ho dato degli input o degli obiettivi che intendo raggiungere nell’arco del campionato. Credo che se ognuno di loro, individualmente, lavorerà per raggiungere quell’obiettivo, alla fine tutta la squadra ne gioverà e potremo arrivare a traguardi importanti divertendoci. La mia figura, in quanto manager, è un po’ quella di una guida: vorrei esserlo per i più giovani e riuscire a trasmettere il senso di appartenenza e di squadra, la determinazione e la dedizione al lavoro e all’allenamento. Per quelli della vecchia guardia invece vorrei essere un esempio per come approcciarsi, nel prossimo futuro, alla figura di coach o manager. Non ci nascondiamo dietro ad un dito, il mio vuole e deve essere un periodo da traghettatore fino alla nuova generazione di allenatori che per forza di cosa deve venire da loro, quando lo riterranno opportuno. Io sono a loro completa disposizione per qualsiasi cosa.

Quale messaggio vorresti rivolgere ai tifosi e alla comunità che sostengono il Godo Baseball? Come possono contribuire a creare un ambiente positivo attorno alla squadra?

Ai tifosi chiedo di avere ancora un po’ di pazienza e vedrete che con questi ragazzi ci divertiremo. Chiedo di sostenere i ragazzi che in campo metteranno sempre il 100% ed essere sempre positivi nei confronti della squadra. Quello che ci serve sono energie positive. Good vibes, come dicono i giovani adesso. Ma soprattutto chiedo a tutti i nostri vecchi e nuovi amici e agli amici degli amici, di venire al campo per passare del tempo insieme e divertirsi. Giocare con tante persone che ci guardano e fanno il tifo per noi è estremamente stimolante e ci aiuterà a tirar fuori quel qualcosa in più che a volte è mancato. Sono sicuro che le occasioni non mancheranno e che il campo possa diventare un punto di aggregazione per tutta la comunità di Godo e non solo, come lo è stato per molto tempo.

 

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