San Marino torna al lavoro

Mazzotti: “La squadra è competitiva”. Bindi: “Vinco e smetto”

San Marino Baseball
Il manager di San Marino, Doriano Bindi e il giemme Mauro Mazzotti
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San Marino è tornato al lavoro. Il gruppo italiano si è radunato allo stadio di Serravalle per cominciare a preparare la nuova stagione, mentre i giocatori stranieri arriveranno sul Titano indicativamente a inizio aprile. Quando si parla di titani, logico che l’asticella è sempre alta: d’altronde stiamo parlando di una società che ha giocato sette finali negli ultimi otto anni e la conferma arriva dalle parole del manager, Doriano Bindi, quando gli si chiede da quanto tempo è alla guida della squadra. “Ho iniziato oltre trent’anni fa. Quando lascio? Vinco e smetto”. Tra l’altro quest’anno Bindi sarà affiancato nello staff da due grandi ex suoi giocatori, Jairo Ramos e Lole Avagnina. Accanto al manager c’era il giemme Mauro Mazzotti che parla della nuova squadra. “Abbiamo cinque-sei volti nuovi, siamo intervenuti cambiando due ruoli nevralgici come l’interbase (Gedionne Martin che prende il posto di Lopez) e il catcher (un americano che sarà annunciato a breve). Abbiamo svecchiato un po’ la squadra, cercando di rimanere sempre competitivi”. Sono arrivati anche Helder dalla Fortitudo, Servidei da Macerata e logicamente ci sono novità sul monte di lancio dove al momento sono stati annunciati Civit e Palumbo. “Comunque abbiamo dovuto ridurre il parco lanciatori visto il cambiamento della formula del campionato”. La differenza tra le tre partite da sette inning e le due gare da nove riprese? “Cambia dal giorno alla notte, c’è una differenza sostanziale, soprattutto tattica e di giocate, nell’impostare tre partite corte rispetto a due classiche”.

Informazioni su Carlo Ravegnani 291 Articoli
Carlo Ravegnani, nato a Rimini il 31 gennaio del 1968, ha iniziato la carriera giornalistica a 20 anni nell'allora Gazzetta di Rimini, "sostituita" dal 1993 dall'attuale Corriere Romagna dove lavora come redattore sportivo. Collaboratore per la zona di Rimini del Corriere dello Sport-Stadio, il baseball è stata una componente fondamentale nella sua vita: dapprima tifoso sugli spalti dello Stadio dei Pirati poi giocatore nel mitico Parco Marecchia e poi nel Rimini 86, società che ha fondato assieme a un gruppo di irriducibili amici. Quindi giornalista del batti e corri sulla propria testata e alcune saltuarie collaborazioni con riviste specializzate oltre che radiocronista delle partite dei Pirati assieme all'amico e collega Andrea Perari. Negli ultimi anni è iniziata anche la carriera dirigenziale, con la presidenza (dal 2014) dei Falcons Torre Pedrera. La passione è stata tramandata al figlio Riccardo che gioca lanciatore e prima base negli stessi Falcons.

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