Giocatori, obiettivi e strategie. Ecco il Godo 2025

Parla il manager Daniele Fuzzi in vista della partenza della nuova stagione agonistica: “La sfida che più mi affascina è di creare un gruppo che si diverta a scendere in campo, trovare un buon affiatamento e raggiungere un buon livello di gioco”

Godo Baseball
Il manager Daniele Fuzzi si congratula con uno dei suoi ragazzi
© Godo Baseball

La stagione 2025 è alle porte e il Godo Baseball si prepara a scendere in campo con una squadra rinnovata e ambiziosa. In questa intervista il manager Daniele Fuzzi illustra reparto per reparto i giocatori, ma anticipa anche strategie e obiettivi per la prossima Serie A.

“Il roster di quest’anno è sicuramente un roster di livello e molto più profondo rispetto a quello del 2024 e per questo ringrazio in primis il presidente Casadio ed il DS Carta per il grande lavoro che hanno svolto durante questa sessione invernale di mercato” dice in apertura Fuzzi.

“Il monte di lancio è, se vogliamo, quello che ha subito maggiori cambiamenti nel reparto dei rilievi. I partenti non sono in discussione, saranno Galeotti e Campos, mentre il gruppo dei rilievi sarà tutto da scoprire: a parte l’ormai “Godese” di adozione Freddi, arrivano dai Lions Gallo e Pouye. Da Freddi mi aspetto il definitivo salto di qualità dandoci quella solidità che in qualche occasione è mancata lo scorso anno e sono certo di poter contare sui suoi lanci in qualsiasi momento della partita. Gallo e Pouye sono due giovanissimi, nel giro delle nazionali giovanili da diversi anni. Con l’aiuto del pitching coach Poli credo possano fare una stagione da protagonisti e si faranno trovare pronti quando saranno chiamati sul monte. La novità viene dai nostri ragazzi, infatti sia Samuele Galli che Raffaele Geminiani hanno scelto di far parte del pitching staff e per questo anche loro saranno a tutti gli effetti due rilievi sul quale contare nell’arco della stagione. Hanno entrambi iniziato a lavorare in palestra già da gennaio sotto la guida di Poli e vedremo già dalle prime amichevoli quale contributo potranno dare al nostro monte di lancio. È una scelta importante sia per la loro carriera che per il futuro della nostra squadra, da qui bisognerà ripartire e penso che con le loro doti tecniche e fisiche abbiano fatto la scelta giusta.

Il manager del Godo si sofferma anche sui ricevitori: “Se Evangelista è ormai un punto fermo dietro il piatto di casa base, la novità assoluta è l’esordio da titolare di Matteo Casadio. È sicuramente la grande scommessa di quest’anno e non vediamo l’ora di vederlo all’opera. Ho avuto da lui massima disponibilità per iniziare questo percorso e sarà sicuramente una delle sorprese di questo campionato”.

FIBS
Ramon Bonilla

Sugli interni Fuzzi parte dai due nuovi innesti arrivati questo inverno, Ramon Bonilla ed Erik Gelli: “Il primo è un giocatore che ci darà solidità in difesa e verrà schierato soprattutto in terza base, ma la sua duttilità gli permetterà di poter giocare anche come interbase qualora ce ne fosse bisogno. Gelli invece è un utility player, può giocare in tutti i ruoli del diamante e per questo il suo ritorno a Godo sarà fondamentale per dare respiro ai titolari e perché no trovarsi un posto fisso nel line up. Arriva da 3 anni di inattività ma già dai primi giri di mazza ha dimostrato che non servirà molto tempo per tornare in forma. In prima base si alterneranno Piumatti e Monari, ormai due veterani del roster, ci daranno la giusta solidità e sicurezza sul cuscino di prima. In seconda ci sarà ancora il capitano Mattia Bucchi con Scudellari e Gelli che dovranno farsi trovare pronti a sostituirlo in caso di bisogno. Come interbase Manuel Orselli, è la posizione dove si trova più a suo agio e lo ha dimostrato sul finale dello scorso anno, anche lui dovrà fare il definitivo salto di qualità e dimostrare che quella zona del diamante è sua, anche qui ci saranno Gelli o Bonilla come back up. L’hot corner sarà coperto come già detto da Bonilla con Gelli sempre pronto a sostituirlo. Da lui ci aspettiamo quella solidità che l’anno scorso è un po’ venuta a mancare dopo la partenza di Servidei”.

Lauro Bassani (Photobass.eu)
Paolo Tanesini in battuta (Baseball Godo)

Sul reparto degli esterni, Fuzzi sottolinea che si tratta di quello che è cambiato meno dallo scorso anno ma che vedrà qualche novità nell’arco della stagione. “Antonio Casadio, Tanesini e i fratelli Davide e Giacomo Meriggi si giocheranno i posti da titolare con Orlandi e Bonetti al loro primo anno a Godo, pronti a subentrare nei momenti di bisogno. La squadra di quest’anno è un mix di giovani alle prime esperienze in Serie A e giocatori più esperti”.

Il manager del Godo racconta anche come è andato costruendosi il gruppo: “Non ci sono grandi retroscena, siamo partiti semplicemente da una base solida di nostri giocatori ai quali ho chiesto la fiducia e disponibilità a lavorare come sono solito fare. A questo punto abbiamo analizzato quali sono stati i punti più critici della passata stagione e siamo andati a cercare quei giocatori che speriamo ci permetteranno di fare il salto di qualità. Abbiamo perso l’esperienza di Sabbatani dietro al piatto di casa base, ma sono certo che Matteo Casadio, con la sua voglia di lavorare ed emergere in questo ruolo, passate le prime settimane di assestamento troverà confidenza e fiducia. Sarà fondamentale in questa crescita l’aiuto e l’esperienza che un pitcher come Galeotti saprà trasmettergli. Bonilla invece ci darà quella profondità nel box di battuta e solidità sul cuscino di terza base che ci è venuta a mancare con la partenza di Servidei. Anche l’innesto di Orlandi ci permetterà di poter far rifiatare in qualche occasione gli esterni. Gelli sarà il nostro utility, se riuscirà in breve tempo a ritrovare la forma e soprattutto il timing giusto nel box di battuta ci darà ancora più profondità nel line up.

Con quali obiettivi e ambizioni il Godo Baseball si avvicina al campionato? E quali saranno le principali sfide da affrontare?

“Obiettivi e ambizioni devono essere sempre quelle di puntare il più in alto possibile. È ovvio che vogliamo raggiungere la salvezza il prima possibile e per fare questo dobbiamo arrivare tra le prime due del nostro girone, di conseguenza l’obiettivo è proprio quello. La sfida che più mi affascina è quella di creare un gruppo che si diverta a scendere in campo, trovare un buon affiatamento e raggiungere un buon livello di gioco. Detto ciò vorrei rivedere tanti tifosi che vengono al campo per passare del tempo insieme, divertirsi e vedere anche del buon baseball”.

Quali sensazioni provi a tornare ad allenare il Godo dopo 8 anni? E visto che nelle altre stagioni hai fatto da coach e hai conosciuto meglio i ragazzi più giovani che tipologia di gioco vorresti adottare per essere più competitivo?

“Saró sicuramente molto emozionato alla prima di campionato, non ho dubbi. Spero di riuscire a portare la mia esperienza e le mie conoscenze a tutti i ragazzi della squadra in modo da farli rendere il meglio possibile. Conosco da sempre tutti i giocatori, sia i più giovani che ho visto crescere nelle squadre giovanili che ovviamente i più vecchi, sono stati tutti miei compagni di squadra e amici dentro e fuori dal campo, ma questo non significa naturalmente avere delle preferenze. Ho in testa una squadra ed un line up titolare, ma per me partono tutti sullo stesso piano, nessuno ha il posto assicurato e mai come quest’anno, vista la profondità del roster, mi baserò sugli allenamenti e sullo stato di forma che mostreranno durante la settimana. Io penso non ci sia mai una tipologia di gioco che vada bene per tutta la stagione, ogni fine settimana c’è un avversario diverso ed in base alle caratteristiche degli avversari che andremo ad affrontare studieremo con tutto lo staff tecnico una strategia per metterli in difficoltà. L’obiettivo è quello di fare sempre un punto in più dei nostri avversari alla fine del nono inning”.

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