
Si riparte. Con rinnovata energia, con nuove ambizioni. Sono trascorsi quasi cinque mesi – esattamente 146 giorni – da quel 16 novembre 2024 in cui, a Pieve di Cento, Marco Mazzieri è stato proclamato, con il 56,04% delle preferenze, nuovo Presidente della FIBS (il nono nella storia della nostra Federazione). E oggi, nel giorno in cui prende ufficialmente il via la nuova stagione agonistica del baseball, si respira un’aria simile a quella di allora: un momento decisivo che può rappresentare, a tutti gli effetti, una svolta.
La Serie A – punta dell’iceberg del nostro movimento – non è solo il campionato di vertice. È un simbolo, un banco di prova, un’opportunità. Da qui, inizia un percorso che può ridare slancio, visibilità e credibilità al baseball italiano. In tal senso, risuonano con particolare forza le parole del celebre discorso di Al Pacino nello spogliatoio del film “Ogni maledetta domenica”: “Tutto si decide oggi. Ora, o risorgiamo come squadra, o cederemo centimetro dopo centimetro, schema dopo schema, fino alla disfatta. Siamo all’inferno adesso. E possiamo restarci, oppure possiamo lottare per risalire verso la luce. Possiamo scalare le pareti dell’inferno, un centimetro alla volta.”
Ecco, il 2025 deve essere l’anno del riscatto. Dopo un lungo, silenzioso e progressivo declino, la Serie A riparte con nuovi elementi che ne segneranno il corso e, potenzialmente, il futuro dell’intero movimento. Perché è il campionato che offre la maggiore visibilità (fatto salvo attività di comunicazione e marketing adeguate), il più rappresentativo a livello tecnico e territoriale, con 31 squadre distribuite in 5 gironi. E proprio dalla sua attrattività, dalla qualità tecnica del gioco espresso, dalla capacità dei club di competere e di engagement degli spettatori, si misurerà la forza del nostro rilancio. Un banco di prova per questa Federazione che sta provando, con forza, a cambiare le cose.
Alcune novità importanti contraddistinguono la stagione 2025, che si estenderà fino al 10 settembre, data dell’eventuale gara-5 delle Italian Baseball Series. Si passa dal tradizionale trittico di gare a una formula con due partite per weekend. Si abbandonano i tanto dibattuti 7 inning per tornare ai classici 9 inning, tanto amati dai puristi – tra cui il sottoscritto.
C’è grande attesa per questo inizio di stagione, con due match di apertura che promettono spettacolo: San Marino-Bologna, remake di quattro delle ultime sei finali scudetto, e Reggio Emilia-Parma, una sfida che unisce e divide, appena 30 chilometri lungo la via Emilia.
C’è curiosità, ma anche speranza. La speranza di tornare a essere uno sport che conta, capace di offrire emozioni, qualità, pubblico e partecipazione. C’è ambizione, quella sana e profonda volontà di crescita che accomuna tutti dai dirigenti agli atleti, dai tecnici agli appassionati, fino ai tifosi, ai media e alle istituzioni. Anche i critici, persino i più severi, possono far parte del gioco. E proprio l’ambizione, se ben indirizzata, può diventare la leva del cambiamento perché sprona all’azione.
Infine, c’è l’elemento più autentico e insostituibile: la passione. Quella vera, viscerale, che vibra nei cuori di chi vive questo sport ogni giorno. Quella che si chiama semplicemente baseball.
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